Dalila Roglieri

OLÌOLÀ ha scelto il progetto DaRò Wellness Cuisine. Intervista a Lucia Di Molfetta

14/06/2018

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L'arte olearia rappresenta la forza del territorio pugliese, così quando tradizione, qualità, innovazione e fantasia si incontrano nascono realtà come il Frantoio Di Molfetta, simbolo di eccellenza nella produzione dell'olio d'oliva dal 1950. Qualche decennio più tardi la linea classica dell'olio extravergine di oliva viene affiancata da produzioni particolari: nascono gli oli aromatizzati, i sott’oli, i taralli, la cosmetica e, nel 2010, prende vita Olìolà, una bruschetteria in cui poter degustare il meglio degli oli prodotti dalla famiglia Di Molfetta in chiave gourmet. Oggi Olìolà, in linea con le esigenze della sua clientela, sposa il progetto DaRò Wellness Cuisine, integrando nel menù una selezione di ricette studiate dalla Dott.ssa Dalila Roglieri, biologa nutrizionista. Abbiamo chiesto a Lucia Di Molfetta, fondatrice di Oliolà, di raccontarci come nasce la collaborazione tra la bruschetteria e DaRò.
 

OLÌOLÀ è il luogo dove l’olio extravergine di oliva sposa uno dei piatti più amati della tradizione popolare: la bruschetta. Qual è l’origine di questa idea?
La bruschetta pugliese è un cibo antico e buono, che racconta la storia di una regione e ben ne rappresenta la tradizione gastronomica. Olìolà nasce per gioco, in cui il frantoio doveva essere il luogo per eccellenza di degustazione dell’olio extravergine di oliva. L’idea è stata concepita per diffondere nel consumatore la cultura del corretto utilizzo dell’olio extra vergine di oliva. Si è partiti dal presupposto che “non ci sia mezzo migliore se non quello del suo più pratico, nonchè quotidiano utilizzo: la bruschetta”

Oggi il menù OLÌOLÀ comprende 25 bruschette: come nascono le vostre ispirazioni?
Abbiamo pensato ad una bruschetta per ogni gusto. Dalla più classica “all’italiana”, con pomodoro, basilico e olio, alla più ricercata, che porta il nome del nostro brand. la bruschetta diventa la migliore base per degustare ingredienti di qualità e tipici del territorio pugliese, vasto e ricco di biodiversità. Cerchiamo di reinterpretare la tradizione della bruschetta e, proponendo abbinamenti classici o inusuali, al fine di creare un piatto tipico gourmet.
 

OLÌOLÀ ha sposato il progetto DaRò Wellness Cuisine: come nasce questa collaborazione?

Questa collaborazione nasce perché siamo un ristorante attenti alla nutrizione e all’abbinamento di materie prime ricercate e genuine. Dal primo giorno, cerchiamo di avere ingredienti che rispettano la stagionalità e a km zero, e sappiamo che se la nostra clientela sa di mangiare sano nel nostro locale, si sente più appagata. Ogni giorno cerchiamo, attraverso i nostri piatti, di suscitare nuove esperienze, e allo stesso modo avere un menù creato dal nutrizionista, crea un nuova esperienza, in cui il cliente sa di essere al sicuro, ed è certo che quello che sta mangiando gli fa bene, anche se si è concesso una cena fuori casa.

Come ha risposto la clientela alle proposte DaRò?
Viviamo un periodo storico in cui la gente è molto attenta allo star bene e al mangiare sano, ma allo stesso tempo non sa rinunciare anche al piacere del ristorante. Sicuramente il pubblico femminile, è quello che risponde meglio a questo tipo di attività perché incuriosite e perché vogliono sperimentare in prima persona le ricette che assaggiano, per poi riproporle in famiglia.

Perché un ristoratore dovrebbe scegliere di aderire al progetto DaRò?
Dovrebbero sceglierlo perché ti fa star bene, anche solo pronunciandolo. Perché è un buon proposito per chi vende e per chi compra, senza rinunciare al piacere del mangiare.

L’ingrediente fondamentale nella cucina di OLÌOLÀ è senza dubbio l’olio extra vergine d’oliva. Quali sono altri due ingredienti che non possono mancare sulla tua bruschetta ideale?
Sulla bruschetta ideale non dovrebbe mai mancare la mozzarella perché è un altro ingrediente che rappresenta il nostro territorio. Ma più di tutto è il pomodoro, che esalta al meglio il profumo dell’olio. Non per questo, la nostra merenda di quando eravamo piccoli che ci preparava nostra nonna, era pane, pomodoro e olio. Siamo cresciuti cosi, con merende semplici e genuine e continuiamo a tramandarlo anche agli altri.