Dalila Roglieri

Il Perù a tavola

27/08/2022

Torna indietro

Il cibo che portiamo in tavola, rivela la cultura di un paese e della sua gente.

 

Il Perù non fa eccezione e la sua cucina racconta le numerose influenze culturali che il paese negli anni ha subito. I ristoranti locali offrono sapori e contaminazioni di cucine differenti, dalla giapponese alla spagnola, alla nord americana ed infine a quella italiana, paese il nostro che i peruviani adorano. Pertanto a cena allo stesso tavolo, non era inusuale veder servire ai diversi clienti sashimi o tartare di pesce fresco marinato (cucina giapponese), pollo in salsa barbecue (cucina nord americana), pasta o pizza (cucina italiana), zuppa di quinoa e gamberi (stile paella spagnola) e carne di alpaca alla griglia (cucina peruviana).

 

Sana o non sana? La cucina peruviana è molto genuina, in quanto ricca di ingredienti nutraceutici, ovvero con potenziale nutritivo e curativo, come la cipolla, il pesce fresco locale, il lime, la quinoa, l’avocado e le numerose spezie. Pertanto mi sono divertita molto ad assaggiare la grande varietà offerta e non ho avuto difficoltà nel continuare le mie abitudini salutari durante il viaggio.

 

Il sovrappeso in Perù è molto diffuso.

Mi direte: “Ma come, ci hai appena detto che hanno ricette e ingredienti genuini?” Le ragioni principali di tal problema sono:

 

Molti degli ingredienti genuini li propongono e mangiano fritti. Carne, patate, uova, dolci vengono spesso mangiati fritti perché più gustosi.

 

I peruviani adorano il gusto dolce ed accompagnano i loro pasti con bibite zuccherate. Tra queste le più note sono la Coca Cola e l’Inka Cola: il sapore dolce facilità il consumo di cipolla o della chevice di pesce dal sapore aspro perché marinata nel lime. Dunque il potere nutraceutico di tali alimenti viene reso nullo dal potenziale acidificante e infiammatorio delle bibite gassate.

 

Difficilmente svolgono attività fisica. In Perù vedrai correre solo le persone con maggior cultura e classe sociale in quanto più informate del valore dell’esercizio. La maggior parte della popolazione comune con meno reddito, corre solo per poter lavorare ed ammette di essere pigra.

 

Non c’è cultura alimentare. La gente comune non è informata del legame tra le cattive abitudini a tavola e le malattie e crede che ammalarsi sia normale e legato all’età.

Per questo promuovono in tv locale prodotti dimagranti a base di erbe medicali (molto usate fin dalle civiltà pre-inca per curare ogni tipo di sintomo o malattia) quando invece basterebbe evitare o limitare le cause del sovrappeso generalizzato.

 

Concludo con una carrellata di piatti che ho assaggiato e che consiglio a tutti voi, sia per il valore nutrizionale che per le peculiarità di sapori. Vietato accompagnare i pasti con bibite gassate. Preferite vino, birra locale o la caratteristica Chica, bevanda alcolica a base di mais nero fermentato 

Se preferite evitare le bevande alcoliche potete provare la versione analcolica della Chica chiamata Chica Morada (ha un sapore intermedio tra succo d’uva e succo di mirtillo), della limonata preparata con lime o del te energizzante alla menta. Personalmente ho anche spesso optato per una fresca bottiglia di acqua rigorosamente in bottiglia (accorgimento sempre utile all’estero)